Gilda, Midgard Editrice 2021
Giulio Volpi, dall'ultimo romanzo giallo "Gilda".
Una donna dai capelli rossi, Gilda, viene trovata morta nel fiume Greve.
Comincia così la seconda indagine del commissario Cantoni.
Il decesso è sospetto e aprirà le porte ad altri misteri e nuovi crimini.
Cantoni, con l'aiuto del fido Aurelio, si muoverà di nuovo in una Firenze bella ma ingannevole, dove la luce del sole lascia presto spazio alle ombre della notte.
I capelli rossi di Gilda porteranno un'ondata di ricordi, sopiti ma mai dimenticati, al nostro Commissario e vecchi amici appariranno sulla scena, fino all'imprevedibile finale.
Colpa imperfetta, Midgard Editrice 2020
La colpa imperfetta è il primo giallo scritto da Giulio Volpi.
Un ingegnere viene trovato cadavere nella piscina della sua villa e in una Firenze assolata e inquieta la polizia indaga.
Enzo Cantoni, già protagonista di altri romanzi di Volpi, è il Commissario incaricato del caso.
La storia si dipana fra una scena del crimine dove troppe sono le cose che non tornano, un assassino reo confesso, una bella donna con molti segreti,
e vecchie storie che tornano a galla dopo svariati anni, sino all'imprevedibile finale.
Un libro da leggere tutto d'un fiato.
Tempi da lupi, Midgard Editrice 2019
In “Tempi da lupi” si narra di come gli uomini possono arrivare, in determinate circostanze, a comportarsi come belve feroci.
Guerre fratricide, vita dura, ignoranza, possono rendere l’animo umano insensibile, duro, gretto, crudele.
Come in questo racconto.
Antares, Midgard Editrice 2018
Enzo è uno studente universitario entrato in contatto con Athyna, abitante di un lontano pianeta della nostra galassia, che ha visitato la Terra. Nel corso delle vacanze, che egli trascorre abitualmente a Contea, la sua città, il ragazzo viene coinvolto con i suoi amici in avventure dai risvolti polizieschi; nella storia si inserisce anche un pizzico di magia.
Intanto ad “Hoxbrado”, quel lontano pianeta, è iniziata la rinascita…
"I Sentieri della Narrativa". Storie di vita, d'amore, di viaggio e di mistero. Presentazione e reading delle opere di Alessandra Squarta, Angelo Cambula, Giulio Volpi, Margherita Merone, Roberto Lazzari e Stefano Lazzari. Coordina l'editore Fabrizio Bandini.
Umbrò, Perugia, sabato 10 febbraio.
#MidgardEditrice #CollanaNarrativa #ISentieridellaNarrativa
Presentazione di "Hoxbrado" di Giulio Volpi, Libreria Paci, Città di Castello, sabato 20 gennaio.
#MidgardEditrice #CollanaNarrativa #Hoxbrado
Pubblicazione del libro (Qualcosa di Nuovo)
Vincitore del Premio Midgard 2015
Nota dell’Autore
Secoli di storia non sono stati sufficienti ad educare l’uomo, a migliorarlo e renderlo più ragionevole e meno bellicoso degli altri animali, nonostante il dono dell’intelligenza e la spinta delle fedi religiose, che spesso hanno contribuito ad accrescere i contrasti tra le popolazioni. Solo da un altro mondo può arrivare un sano messaggio? Possiamo solo sperare che qualcun altro, nell’universo, abbia compreso il significato della vita?
Intervista di Costanza Lindi (Regina Mab)
Incontro con Giulio Volpi Gennaio 25 / 2016
Ciao benvenuto nel mio blog, dimmi qualcosa di te, cosa fai da queste parti?
Sono tornato in Umbria dopo 12 anni trascorsi a Firenze per motivi di lavoro e ormai abito qui a Perugia da circa 25 anni. Sono nato a Pietralunga e vissuto per i primi vent'anni a Città di Castello. A Perugia ho frequentato l'Università (sono laureato in agraria). Ho svolto l'attività di informatore medico: adesso sono in pensione.
Perché hai iniziato a scrivere?
Ne ho avuto sempre il desiderio e, in gioventù, ho anche buttato giù qualche riga e alcune brevi poesie; poi, una volta in pensione e con maggior tempo a disposizione, ho preso a rispolverare vecchi appunti.
È stato difficile arrivare alla pubblicazione?
No, più che altro è stato un caso. Mi è stato consigliato di partecipare con il mio primo lavoro al Premio indetto dalla Casa Editrice Midgard che poi è stato premiato.
So che sei l'autore dell'opera sulla copertina del tuo romanzo, "Qualcosa di nuovo", com'è nata questa idea?
Il quadro riportato in copertina, realizzato anni prima, ha lo stesso titolo del libro, anzi: "Qualcosa di N'uovo", con l'apostrofo. Un gioco di parole, un doppio senso. Avevo utilizzato la forma semplice e perfetta dell'uovo per realizzare il contrasto con paesaggio di fondo del quadro che rappresenta una zona industriale inquinante, a sottolineare il desiderio di cambiamento.
Quest'immagine mi è poi sembrata calzare bene col tema del romanzo e quindi ho voluto usarla come immagine di copertina.
Ti applichi in campo artistico sotto varie spoglie quindi, ci sono delle differenze nel modo in cui tu vivi il rapporto con ogni forma d'arte?
No, in sostanza, che io dipinga, scolpisca o scriva, a parte l'applicazione pratica che cambia, è sempre per lo stesso motivo. Penso che l'arte, al di là della rappresentazione del bello debba lanciare dei messaggi, delle idee, stuzzicare delle riflessioni.
Attraverso quale di queste credi di esprimere più facilmente te stesso?
Ho appena scoperto il piacere e la voglia di scrivere. In questo momento penso che questo sia il campo a me più congeniale, ma non rinuncio agli altri, in particolare alla scultura, che continuo a praticare ancora per la forza espressiva che quest'arte consente.
Quanto la scultura e la pittura hanno influito nella realizzazione del tuo romanzo?
Non saprei. Non credo ci sia un rapporto diretto: la storia l’avevo già in mente da tempo e ad un certo punto mi è venuta la voglia di scriverla. Però un legame c’è: non è un caso che uno dei personaggi del romanzo sia uno scultore.
Qual è tuo rapporto con il lettore?
Vorrei che chi legge riesca, al di là della storia in sé, a conoscere intimamente i personaggi, capire il loro pensiero e i loro sentimenti ed immaginare con chiarezza le situazioni ed i luoghi dove le scene si svolgono, pertanto, mentre scrivo, mi pongo sempre dalla sua parte preoccupandomi di essere compreso.
Se fossi il lettore di te stesso cosa ti diresti?
Nel rileggere il mio primo lavoro mi sono sentito abbastanza soddisfatto e quasi sorpreso: all’inizio non ero
affatto sicuro che sarei riuscito a concluderlo. Adesso però, che ho tanta voglia di continuare a scrivere ed ho altre storie in testa, vorrei direi a me stesso di essere ancora più attento e capace di coinvolgere il lettore.
Cosa rende l'artista tale a tuo avviso?
L'artista, secondo me, è colui che, pur vivendo come tutti il quotidiano, si sorprende ogni tanto, a guardarsi intorno con occhi diversi. Osservare con attenzione ciò che succede intorno è uno stimolo a carpire le immagini meravigliose che il mondo ci offre e che altrimenti ci sfuggirebbero, ma anche a riflettere e cercare di comprendere i fatti della vita. Da qui scaturisce poi la voglia, la necessità di raccontare agli altri tutto questo: con la pittura, la scultura, la scrittura...e nasce l'artista.
Perché hai scelto come genere il romanzo piuttosto che il racconto, il saggio o la poesia?
Non l'ho programmato. Ho cominciato a raccontare una storia che avevo vagamente in testa e che via via, scrivendo, si è arricchita di altri personaggi e altre piccole storie intorno, fino al risultato finale.
Cosa diresti del tuo libro per convincere a comprarlo?
Pur essendo una storia di fantasia, si ispira a valori e fatti del mio tempo e della mia giovinezza, ma credo sia adatto anche ai ragazzi di oggi perché è sincero, autentico e pulito. É di facile lettura per ogni età pur trattando, tra le righe, tematiche sempre attuali.
Quali soddisfazioni ti ha dato la scrittura?
Tantissime. Il piacere di inventare dei personaggi, descriverli anche nei dettagli, raccontare la loro vita, esprimere il mio pensiero attraverso i loro dialoghi, ma anche ripescare piccole storie dal mio passato.
Dove e quando nascono le tue idee?
Dovunque ed in qualsiasi momento può venire un'ispirazione. Lo stimolo può essere un'immagine, una scena, un articolo di giornale o qualsiasi altra cosa. É importante però, almeno per me, fissare subito l'idea, per non dimenticarla. Per questo ho sempre con me carta e penna.
Quanto c'è di te in quello che scrivi?
Abbastanza. Al di là della fantasia nel costruire i fatti, le storie e tutto il resto, io scrivo per dire liberamente ciò che penso attraverso i dialoghi dei miei personaggi.
Come sei venuto a conoscenza del Premio Midgard?
Attraverso internet, ma conoscevo già il nome della casa editrice.
Come ti sei trovato a lavorare con questa casa editrice?
Molto bene. Il rapporto è cordiale e piacevole, ricco anche di stimoli e consigli, utili per me visto il recente ingresso nell'ambiente editoriale. Apprezzo molto, poi, la precisione e la puntualità.
Cosa consiglieresti se ti trovassi di fronte a chi vuole provare a scrivere un libro?
Intanto lo incoraggerei perché la ritengo un'esperienza bellissima. Consiglierei soprattutto spontaneità e chiarezza e riletture frequenti a distanza di tempo, come se il libro fosse stato scritto da altri.
Cosa ti piace leggere?
Cerco di leggere un po' di tutto: qualche classico più impegnativo, romanzi di autori attuali che mi incuriosiscono di più, qualche giallo e anche cose leggere. Ultimamente sono passato da "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar e "Il Regno" di Emmanuel Carrère ai racconti gialli di Camilleri, Manzini, Malvaldi.
Cosa non ti piace?
Non mi piace ciò che è volutamente eccessivo, violento e sovraccarico di scene forti al limite del grottesco, al solo scopo di accattivarsi l'attenzione dei lettori.
Consigliaci un libro non tuo.
"Il Dolore Perfetto" di Ugo Riccarelli.
Un autore che vorresti conoscere? Cosa gli diresti?
Andrea Camilleri. Gli chiederei come fa a costruire così tanti gialli, incastrando mirabilmente personaggi e storie parallele creando intrecci così appassionanti.
Progetti futuri?
Per ora sono impegnato a terminare il secondo romanzo, che poi è il seguito di "Qualcosa di Nuovo". Intendo continuare a scrivere anche dopo: per ora ho solo qualche idea.
Regina Mab ti saluta. Un tuo personalissimo saluto per noi?
Sono davvero lusingato per l'attenzione prestata al mio lavoro, conoscendo la professionalità con cui questo blog tratta autori di grandissima levatura.
Complimenti ed Auguri a Regina Mab per la sua attività e l'interesse per l'arte tutta.
Per maggiori informazioni, contattare il numero: 338.3013446 o il modulo sottostante.